A vent'anni, Arthur Rimbaud aveva già scritto Le Bateau ivre, ma credeva che "l'arte è stupidità". Alla vita di un poeta preferisce l'esistenza di un avventuriero. Dai vagabondaggi ai soggiorni prolungati, andò a Giava, a Cipro, poi si stabilì in Africa dove si lanciò nel commercio. Vive tra Aden e Harar, importa e vende di tutto prima di diventare un fornitore di armi per il re di Choa, Menelik. È anche per questo re che lavora Alfred Ilg, un ingegnere svizzero che finirà primo ministro del sovrano. I due uomini si conoscono, si stimano e si corrispondono dal 1888 al 1891, anno in cui Rimbaud muore di cancro.Queste trentacinque lettere, scoperte dalla figlia di Ilg, sono al tempo stesso amichevoli e professionali. Scritti in un momento in cui Arthur Rimbaud aveva abbandonato la poesia ma stava iniziando una carriera come giornalista, rivelano un aspetto sorprendente di questo personaggio. Ci permettono soprattutto di penetrare nella quotidianità africana del poeta. Autore: Arthur Rimbaud Edizioni: Gallimard Condizione: usato, libro della biblioteca Lingua: francese Numero di pagine: 196 Dimensioni: 190 x 130 mm Brossura ISBN: 978-2070742806
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