Destinate a contrastare vari problemi, le statue magiche songye hanno delle cavità nelle quali vengono introdotti componenti chiamati bishimba. Questa copia, profanata, ne è visibilmente priva. Una striscia di rame, tenuta insieme da lunghe graffette, corre dal cranio alla punta del naso. Le conchiglie di ciprea rappresentano appropriatamente le palpebre bordate di ciglia, mentre la bocca si apre in un sorriso a denti. Tagliata vigorosamente, la morfologia si articola in proiezioni potenti ed esuberanti attorno ad ampi piedi e mani digitalizzati. Patina scura lucida poi arancione dal busto. Crepe da essiccazione. Il feticcio Songye, la scultura magica Nkisi, nkishi (pl. mankishi), svolge il ruolo di mediatore tra gli dei e gli uomini. Gli esempi grandi sono la proprietà collettiva di un intero villaggio, le figure più piccole riservate ad uso individuale o familiare. Nel XVI secolo, i Songye migrarono dalla regione di Shaba per stabilirsi nel Kasai, nel Katanga e nel Sud Kivu. La loro società è organizzata in modo patriarcale. La loro storia è inseparabile da quella dei Luba ai quali sono imparentati attraverso antenati comuni. Molto presente nella loro società, la divinazione permetteva di scoprire gli stregoni e di far luce sulle cause delle disgrazie che colpivano gli individui.
VendutoVenduto a 600.00 € Pezzo accompagnato dal suo certificato di autenticità
Potresti anche essere interessato a questi articoli
Se la tua offerta viene accettata, l'articolo verrà messo automaticamente in ordine. Facendo un'offerta, riconosci di aver letto e accettato le condizioni di vendita.
Devi aver effettuato l'accesso al tuo account per poter fare un'offerta. Collegami