Le proporzioni originali del cavaliere e del suo cavallo, nello stile N'duleri, segnano il desiderio di personificare esseri chimerici e dare tutta la grazia di questa scultura Dogon. Bellissima patina screziata, vellutata, scheggiata. Piccole crepe ed erosioni. Le frequenti rappresentazioni di cavalieri tra i Dogon del Mali rimandano alla loro cosmogonia e ai loro complessi miti religiosi. Si dice infatti che uno dei Nommo, antenati degli uomini, resuscitato dal dio creatore Amma, sia sceso sulla terra portato da un'arca trasformata in cavallo. Inoltre, la massima autorità del popolo Dogon, il capo religioso di nome Hogon, sfilava sulla sua cavalcatura durante la sua intronizzazione perché secondo l'usanza non doveva mettere piede a terra. Nella regione delle scogliere di Sangha, inaccessibili a cavallo, i sacerdoti lo indossavano, nitrendo in riferimento al mitico antenato Nommo. Rif. : " Dogon " H. Leloup - Museo Quai Branly.
1750.00 € Possibilità di pagamento in 4x (4x 437,5 €) Pezzo accompagnato dal suo certificato di autenticità
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