Maschera africana la cui fronte arrotondata, delimitata da striature parallele che indicano i capelli, offre una nervatura mediana che va dal cranio alla punta del naso. Questo elemento caratterizza la statuaria dell'area compresa tra il Guro e le Bétés. La bocca dentata è in potente proiezione. Questa maschera, la cui funzione rimane scarsamente documentata, starebbe a simboleggiare la forza maschile, e forse anche un notabile chiamato "migone". Patina opaca screziata, lunga fessura di essiccazione della patina spessa. Residui di caolino. I Bété formano una tribù insediata sulla sponda sinistra del fiume Sassandra, nel sud-ovest della Costa d'Avorio. Vicino al Kouya e al Niabwa, la realizzazione delle loro maschere, così come la loro funzione, hanno grandi somiglianze. I Bété sono divisi in novantatre gruppi etnici e appartengono al gruppo Krou, come i Wé ei Dida. Praticando il culto del bagnon, indossano maschere che provocano terrore, dette Gré, con la fronte bombata e talvolta anche la testa cornuta, per proteggersi gli spiriti. "Guro" ed. 5Continenti.
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