Nell'arte africana tra i Mende, le maschere sowei incarnano gli spiriti acquatici. Questa antica maschera africana chiamata bundu offre un'acconciatura intrecciata che forma un insieme unico. Il volto sprofonda in anelli di carne, ideale femminile legato alla prosperità. Dipinta di nero o colorata con un lavaggio fogliare, la maschera veniva poi strofinata con olio di palma. Patina morbida e satinata, erosioni e crepe da essiccazione.br> Le culture Mende, Vai e Gola della Sierra Leone, della Liberia e della costa occidentale della Guinea sono note per le maschere a elmo della società di iniziazione femminile Sandé che prepara le ragazze al matrimonio. La società maschile è la società Poro. Relativamente rare nell'Africa subsahariana, queste maschere sono realizzate da uomini e indossate da donne. A chiusura dei rituali compare uno "spirito", che indossa questa maschera foderata di lunghe fibre di rafia e agita una frusta per scacciare spiriti maligni e stregoni. ("Arte africana" Kerchache e "Maschere africane della collezione Barbier-Mueller" coll. Adam Biro)
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