Nell'arte africana del Benoué medio, dove vivono i popoli raggruppati sotto il nome di Mama (Kantana, Montol e Goemai), le statue antropo-zoomorfe associate al culto Mangam che condividono questi gruppi sono caratterizzate da una testa stilizzata, che, in questo esemplare, ha una cresta che segue, di profilo, l'arco della mascella. I volumi che esprimono robustezza e potente energia possono essere messi in relazione con i Chamba, un gruppo etnico vicino. Patina dorata lucida, restauri indigeni, erosioni. Come le maschere, le statue sono utilizzate all'interno del gruppo etnico dai membri di un'associazione maschile responsabile del mantenimento dell'ordine sociale e dell'aumento o promozione della produzione agricola. Si può infatti notare, attraverso gli occhi ai lati di un naso trafitto con un bastoncino, e tra i seni, un agglomerato composto da semi di abrus e materiali argillosi. Resti di verniciatura a polvere di ocra rossa rimangono nelle cavità della figura. Sul busto compaiono lunghe crepe da essiccazione. (Rif.: Arts of Nigeria, A.Lebas, 5continents)
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