Le braccia alzate di questa statuetta tribale Dogon costituirebbero un gesto di contrizione a seguito di una colpa originaria o addirittura un appello alla pioggia. La superficie irregolare si presenta granulosa, localmente distaccata, con abrasioni e fessurazioni da disseccamento. Il sud dell'altopiano che domina la scogliera di Bandiagara è stato occupato fin dal X secolo dai Tellem e dai Niongom. Furono poi sfollati dai Dogon nel XV secolo, che fuggirono dai Mandé. I Tellem divennero gli antenati dei Kurumba del Burkina Faso. La statuaria Dogon non è facilmente distinguibile da quella dei Tellem e nemmeno da quella dei Niongom perché nel corso dei secoli si sono manifestate influenze reciproche. Una ricorrenza: i personaggi con le braccia alzate sopra la testa, in posizione di invocazione, che sarebbe un atto di contrizione a seguito di una siccità che sarebbe stata causata da una violazione del rituale. Scolpite per la maggior parte su commissione di una famiglia e collocate sull'altare familiare Tiré Kabou, le statue tribali Dogon, a volte incarnando il nyama del defunto, partecipano alla vari rituali tra cui quelli dei periodi della semina e del raccolto. Le loro funzioni, tuttavia, rimangono poco conosciute.
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